Il Consorzio manutenzione delle opere di arginatura del Pian Scairolo e Collina e il Consorzio depurazione acque del Pian Scairolo hanno incaricato la SUPSI di elaborare un modello idraulico che permettesse di valutare l'incidenza delle norme pianificatorie fatte inserire dai due Consorzi nei regolamenti dei singoli comuni.
Lo studio e l'elaborazione del modello sono stati eseguiti in collaborazione con il progettista dei due Consorzi, Studio d'ingegneria Mauri T. & Banci F. di Davesco.
Il modello permette, tra l'altro, di simulare diversi eventi piovosi sulla regione del Pian Scairolo,in base ad una stazione pluviometrica installata sugli stabili IKEA, e di confrontare i risultati con le piene effettive della roggia Scairolo.
GeneralitàLa fortissima urbanizzazione in corso nel Pian Scairolo sin dagli anni '80, ha comportato un costante aumento delle superfici impermeabili, diminuendo la capacità del terreno di trattenere l'acqua meteorica, con conseguente aumento delle quantità di acqua che defluisce direttamente nella roggia Scairolo e causa di frequenti esondazioni.
Sono state così introdotte norme pianificatorie per ridurre, a saturazione dei diversi piani regolatori, l'afflusso di forti quantitativi d'acqua alla roggia Scairolo.
Le norme pianificatorie prevedono la realizzazione di opere che sopperiscano alla mancata ritenzione naturale del terreno. Le opere di ritenzione dovranno riuscire a trattenere l'acqua raccolta dalle superfici impermeabili e a rilasciarla lentamente dopo il picco di portata della roggia.
I metodi di modellazione e simulazione idrologica utilizzati per le verifiche idrauliche, hanno evidenziato l'indiscutibile efficacia delle opere di ritenzione eseguite e che l'ulteriore edificazione dell'attuale zona industriale non incide sensibilmente sulle portate di piena, a condizione che tutte le nuove costruzioni vengano dotate di opere di ritenzione secondo i parametri stabiliti.
Studio modello idraulico SUPSI