Nuove costruzioni

La forte urbanizzazione del Pian Scairolo ha comportato l'aumento di superfici impermeabili come piazzali, strade e aree edificate, ecc. e la maggior frequenza e intensità delle piogge rispetto al passato, sono la causa principale dei rischi di esondazione dei riali che in un recente passato hanno a volte stravolto la fisionomia del nostro paesaggio. Il Consorzio ha ritenuto pertanto indispensabile promuovere e privilegiare la ritenzione, l'infiltrazione e la laminazione degli apporti di punta di acque meteoriche, alfine per ridurne l'afflusso nella roggia.

A livello pianificatori locale i comuni hanno quindi adottato le misure imposte dal Consorzio.

In particolare, i proprietari di terreni situati sul Pian Scairolo sono obbligati ad effettuare una ritenzione delle acque per ritardare l'onda di piena delle acque defluenti nella roggia. L'immissione nel recettore naturale o nella canalizzazione pubblica per acque meteoriche non deve superare il valore minore o uguale di Qab  80 l/s (Qab=deflusso massimo per ettaro di superficie). Le opere di ritenzione devono essere dimensionate per Z = 10 anni.

Per maggiori informazioni, invitiamo i professionisti chiamati all'allestimento degli impianti di canalizzazione privati a consultare i regolamenti delle canalizzazioni comunali. La sorveglianza e l'autorizzazione all'immissione di acque meteroriche nella roggia Pian Scairolo, rimane di competenza del Consorzio.

 

Consorzio di manutenzione
opere di arginatura
Pian Scairolo e Collina

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